Ln375 “Tobruk” Cassa

La cassa ancora da piegare

La cassa richiede solo attenzione nell’ eseguire pieghe esattamente a 90°. Dopo ogni piega ho saldato l’angolo dall’interno per irrobustirlo.

L’unica vera difficoltà è l’ultimo angolo che va accostato e saldato. Per eseguire un accostamento perfetto ho usato il piccolo attrezzo in legno (il metallo assorbe troppo calore) che si vede nella foto e che mi permette di tenere ben fermi i pezzi a 90°, nella posizione giusta e, tramite l’apertura alla congiunzione, di controllare che l’angolo esternamente sia perfetto. A questo punto ho saldato l’interno.

Il quarto angolo saldato dall’interno.

La cassa chiusa con le alette per il fissaggio già piegate. Le 4 alette con il foro le ho piegate all’interno e saldate bene sui due lati di contatto con la cassa. Qui, il lato staccato, in tutte e 4 le alette, lasciava uno spazio di circa mm. 0,4. Allora ho usato due tipi di stagno, per il lato attaccato alla cassa la lega per ottone. Questo prodotto ha un grado di fusione sui 188° è più liquido di altri stagni comuni, penetra a fondo e permette saldature resistenti, ma sottili che non rischiano di otturare i forellini vicini, però non riempie spazi superiori a mm 0,2. Per l’altro lato, con una fessura superiore ho usato l’art. 2008 uno stagno ad alta tensione di superficie che permette di riempire fessure di queste dimensioni. Bisogna solo stare attenti a “rinfrescare con cotone umido saldature vicine perché fonde a 224°.

Una delle alette parasole che sono da saldare sopra ai finestrini.

La serranda e i corrimano.

I musetti

Primo accorgimento è quello di non eliminare i testimoni dal lato che aderirà alla carrozzeria. Questi serviranno da riferimento per un corretto posizionamento.

 

Il pezzo dei musetti appena staccato dalla lastrina; a sinistra da sopra, a destra dall’interno.

Usando sempre il sistema della morsa e degli angolari, ho piegato il musetto, anche qui c’é una coincidenza perfetta.

Essendo che gli spigoli del musetto della Ln372 sono arrotondati e che se si smussassero come dovuto si staccherebbero, come suggerito da Donzello, ho riempito abbondantemente di stagno (abbassando la temperatura del saldatore per evitare che lo stagno  diventi liquido, ma resti pastoso) l’interno in modo che la successiva limatura non costituisca un problema come si può vedere, sotto, dallo schema tratto dal suo sito rotaie.it.

Schema disegnato da Giorgio Donzello per il suo sito rotaie.it

Così appaiono i musetti con gli spigoli arrotondati.

I corrimano dei musetti sono stati saldati dall’interno e, come in altri modelli, per tenerli alla giusta e costante distanza dalla cassa, ho inserito dei pezzi di cartoncino negli spazi vuoti.

Come si presentano nella vista di 3/4.

Ai lati dei musetti ci sono dei cassonetti esterni (uno per musetto) che nella lastrina non c’erano. In occasione della realizzazione della lastrina fotoincisa per i serramenti della stazione di Rivarolo, assieme ad altre cose, li ho inseriti.

Qui ne vediamo uno dopo la piegatura e uno dopo la saldatura di rinforzo.

il suo posizionamento sul lato del musetto.

Il risultato dopo la saldatura.

Il tetto

La prima piega del tetto .

Il tetto posizionato per la seconda piegatura. Fatta questa si deve leggermente incurvare la parte centrale.

A sinistra una parete interna saldata al tetto. Questa operazione mi ha permesso di dare la giusta curvatura, si deve solo fare attenzione a lasciare uno spazio uguale sia a destra che a sinistra per l’inserimento delle pareti della cassa. A sinistra, appunto, il pezzo é stato inserito nella cassa e saldato (sempre dall’interno).

Il tetto, fissato, visto dall’alto.