E.402 Prototipo - Carrello motorizzato

 

Il carrello staccato dalla lastrina.

Le piastrine in vetronite, che sosterranno le lamelle prendi corrente, saldate nella loro sbassatura.

Occorre fare attenzione che non vi siano bave che creino contatti tra i due strati di rame.

 

I primi 2 ingranaggi vanno montati prima di chiudere completamente il carrello. Quella parte, infatti, una volta saldata diventa rigida e non si potrebbero più inserire.

 

Le prime pieghe saldate.

 

La testa del carrello chiusa. Si devono posizionare le due parti con molta precisione per poter far coincidere i dadi con i fori del carter.

 

Tutti gli altri ingranaggi sono stati inseriti.

 

La chiusura inferiore e superiore del carrello.

 

I dadi saldati alla chiusura superiore e le lamelle piegate a 90°.

 

Stesso lavoro per la chiusura inferiore.

 

Le lamelle prendi corrente saldate sui pezzetti di vetronite visti in precedenza.

 

I pezzi che comporranno gli assi.

 

Le ruote montate sugli assi muniti di ingranaggi.

 

Una vista da sotto.

 

Una vista da sotto.

 

Controllo del corretto scartamento delle ruote.

 

Controllato che tutto funzioni si può chiudere la parte bassa del carrello.

 

Inserita la vite senza fine.


Tramite l’apposita finestrella si controlla che i denti della vite senza fine entrino bene sino in fondo tra quelli dell’ ingranaggio. Nel mio caso non era così (come si vede dalla foto), e anche spingendo forte verso il basso non si muoveva.

Allora ho tolto la vite senza fine e con una limetta tonda ho limato l’asola verso il basso sino a che i denti fossero collocati perfettamente.

 

A questo punto ho potuto mettere la chiusura sopra la vite senza fine.