216 Carrozzeria

Il cofano staccato ancora da piegare.

L’interno del cofano, ottimo il tratteggio di indebolimento che sarà utile per la sua curvatura, le righe estreme sono più fitte perché la curvatura in quel punto deve essere maggiore.

La dima assemblata per dare la giusta curvatura al cofano.

Ho curvato la parte superiore del cofano sulla dima, la parte bassa è più aperta, ma con il fissaggio del frontale andrà a posto.

Una volta piegato il frontale a chiusura del cofano, l’ho posizionato stando attento che l’angolo in basso combaciasse perfettamente e l’ho saldato. Ritengo fondamentale questo passaggio, poi continuando a farlo aderire pezzo per pezzo l’ho saldato tutto in verticale. Ho ripetuto l’operazione anche dal lato dove era attaccato alla fiancata.

Finito di saldare il frontale, se posizionato bene, rimane una fessura costante. Questa deve essere riempita di stagno e poi limata per arrotondare lo spigolo come appare nella realtà.

Con lo stagno normale non si riesce a riempire uno spazio così ampio, allora ho usato stagno ad alta tensione che facilita questa operazione. Il riempimento l’ho fatto dall’interno tenendomi abbondante, poi, dall’esterno l’ho completato nei punti dove mancava.

Prima sono intervenuto con un platorello, poi l’ho rifinito con carta vetrata 800.

La cabina prima della piegatura.

Piegata la cabina, è stato sufficiente appoggiare l’angolo aperto sul tavolo e esercitare una leggera pressione perché le parti combaciassero. Ho saldato il punto e poi ho ripetuto l’operazione dal lato opposto facendo correre lo stagno lungo l’angolo interno. Se si applica uno strato sottile di stagno, la saldatura tiene lo stesso e non si imbratta l’interno.

Il forellino dove si applicherà il corrimano è rimasto chiuso dalla parte esterna della saldatura, ma con uno strato talmente sottile che è bastato appoggiare la punta di uno spillo per aprirlo. Ho rinforzato l’interno di tutti gli angoli.

La cabina chiusa.

Ho incastrato il cofano nella cabina, utilissimi gli innesti che ne danno l’esatta posizione. Ho notato che la striscia rilevata che corre in basso lungo tutta la cabina, fa stare staccata la stessa dal cofano.

Con una limetta ho fatto due tacche e l’aderenza è perfetta. Devo dire che sono rimasto stupefatto dalla semplicità del collegamento tra cabina e cofano. Qui Marco è stato veramente bravo. Ricordo ancora i problemi che avevo avuto con la 245.

Come consigliato dalle istruzioni, per tenere bene in posizione cofano e cabina ho utilizzato il telaio.Quando stavo per saldare i pezzi, tra la parte superiore del cofano e la cabina c’era una sottilissima luce, trascurabile, forse, ma temevo che lo stagno potesse passare e sporcare. E’ bastato inserire un po’ di carta pressata e la fessurina si è chiusa. Non sarà un sistema correttissimo, ma senz’altro è stato efficace.

La saldatura dall’interno.

La stessa dall’esterno.

Cofano e cabina assemblati.

Finita la saldatura non ho resistito alla voglia di vedere che effetto fa sul telaio. Mi sembra veramente un bel modello. Anche se è solo appoggiato tutto combacia perfettamente.

Il camino è formato da 2 parti: i pezzi 33 e 34. Devono solo essere piegati.

Il pezzo aderente alla cabina saldato.

Il camino completo fissato.

Come si presenta il camino nella vista di assieme.

Ho saldato lo scudo per il logo.

Sopra ho saldato la “fiamma”.

la griglia interna del radiatore piegata e poi saldata in posizione.

Per fissare il corrimano del cofano, ho dovuto alesare un poco i fori. Per fare in modo che non appoggi sul cofano, ma rimanga un filo staccato e in modo uniforme, ho interposto un pezzetto di carta vetro 800 in prossimità del collegamento. Poi tenendo premuto il corrimano verso il cofano, l’ho saldato dall’interno. Ripetendo questa operazione ad ogni collegamento ho ottenuto un allineamento perfetto. Nella foto si vede il tratto a destra saldato e ben allineato, mentre quello di sinistra ancora da saldare appare sollevato. Se si lascia luce tra il corrimano e il cofano si ha un altro vantaggio, in fase di coloritura basterà inserire un foglietto di carta e quando si colora il corrimano non si sporca il cofano.

Guardandolo dall’alto si vede se è ben posizionato.

Ecco come appare finito.

Ho saldato anche sul retro i due fari fatti con il tubicino di rame

Il tetto visto da sopra e dall’interno.

Il tetto della fs 216 presenta alle estremità una curvatura molto accentuata. Perciò ho deciso di usare il metodo che aveva funzionato bene con la Bt 46000. Ho cercato un tondino del diametro giusto e la cosa che si adattava meglio era un chiodo e l’ho stretto nella morsa con la parte estrema del tetto.

Con il saldatore a fiamma (non troppo vicino) ho scaldato il tetto.

Usando un pezzo di legno ho piegato il tetto.

Ecco il tetto piegato sulle estremità. Piccoli aggiustamenti si possono fare con delle pinze piatte.

La curvatura centrale è poco accentuata, l’ho fatto strisciare tenendo l’interno appoggiato sul bordo arrotondato della morsa e facendo pressione sulle estremità.

L’ho appoggiato sulla cabina per controllare se andava bene. Solo a sinistra richiederà un’aggiustatina. Il camino l’ho appoggiato sotto perché voglio fare il coperchio come si vede nella foto reale (all’inizio) e quindi verrà coperto. Si deve controllare anche che il tetto non scenda troppo sui finestrini e se necessario fresarlo un poco.

Per l’inserimento dei vetri dopo la coloritura sono stato indeciso se lasciare da montare il tetto o saldarlo e inserirli da sotto. Dal tetto sarebbe stato più agevole, ma avrei dovuto incollarlo e dato che é un poco elastico, ho preferito saldarlo forte dall’interno e tribolare un po’ di più con i vetri.