E.633 Motorizzazione

Per sei mesi ho cercato di procurarmi il motore di ricambio della loco BR120 per seguire le indicazioni di Mario, ma tutti i fornitori che ho contattato non sono stati in grado di procurarmelo, allora ho deciso di usare una motorizzazione diversa. Ho rotto le scatole a Graziano che mi ha trovato una coppia di motori che potevo farmi mandare da Nino Martire. Così li ho ordinati e appena sono arrivati ho iniziato il lavoro (tenuto praticamente per mano dal solito Graziano).

Per prima cosa ho recuperato dal vecchio motore della BR212 le viti senza fine in plastica.

Dopo aver messo una goccia di olio per motori sull’asse in prossimità della v.s.f. con un paio di pinze piatte ho spinto in fuori la vite che è uscita senza problemi.

Le v.s.f. sono per un albero di mm. 1,5 mentre i motorini di Nino hanno alberi da mm. 1, quindi per adattarli, ho preso un tubicino di rame con foro da mm. 1 e l’esterno di mm. 1,5 e ne ho tagliato due pezzi. Sulle estremità ho infilato le v.s.f. che sono entrate forzando, in testa ho messo un po’ di colla per essere sicuro che con l’uso non si sfilino.

Oltre al diametro differente, gli assi sporgono dal motore mm 3, mentre per posizionarsi sull’ asse del carrello devono sporgere mm. 12 quindi ho tagliato i tubi di rame della lunghezza giusta e li ho infilati sugli alberini dei motori. Ho provato a farli funzionare controllando che gli alberini con la prolunga girino in asse senza vibrazioni, tutto sembra andare bene. Ho tolto le prolunghe e ho inserito un po’ di colla prima di rimetterle al loro posto facendo molta attenzione che non bloccasse il movimento dell’alberino e per assicurarmi di questo, durante l’essicazione, ogni tanto, ho fatto girare i motori.

Posizionando i motori sul telaio allungato, le viti senza fine vengono a trovarsi esattamente sopra la ruota dentata dell’ingranaggio. Però non riesco a vedere la loro posizione in verticale perché sono infossate nel telaio.

Dopo essermi consigliato con Graziano ho deciso di forare il telaio creando un’apertura abbastanza ampia da permettermi un controllo a vista e una regolazione accurata della posizione verticale 

Fatto questo ho fissato il primo motore ben saldo con un elastico (un sistema poco professionale ma efficace) e la vite è nella posizione giusta. Ho provato a far girare il motore e le ruote vanno benissimo. Stessa operazione con l’altro motore, ma la v.s.f. risulta un po’ alta e allora ho messo degli spessori sotto il motore per far inclinare l’asse sino al punto giusto. E tutte le ruote girano dolcemente.

Ho preso del nastro isolante e ne ho messe due striscioline dove devo sistemare le piastrine di contatto con le linguelle delle prese di corrente delle ruote. Ho fatto scattare le piastrine e le ho incollate con colla attak. Il contatto per un polo dovrebbe essere pronto. Per l’altro contatto ho preso un pezzetto di plasticard da mm. 0,75 e l’ho incollato dove strisciano le lamelle del secondo polo e sopra ho incollato un pezzetto di ottone spesso mm 0,35

A questo punto, dopo aver provato ancora una volta il funzionamento, ho incollato i motori e ho tolto gli elastici

Ho dovuto fare ancora qualche aggiustamento, consultandomi continuamente con Graziano. Dopo aver collegato le piastrine di contatto con i fili del motore la motorizzazione é pronta e funzionante.