E.402A Coloritura

La coloritura dell’ E402A non è un passaggio facile. I modelli che ho colorato finora erano praticamente a tinta unita. Qui ci sono zone con diversi colori e parti piuttosto delicate da colorare come i musetti. Comunque, i concetti fondamentali sono sempre gli stessi: Sgrassare bene la superficie da colorare, assicurarsi che non ci sia polvere, spruzzare un aggrappante di buona qualità e colorare con tutta la precisione di cui si è capaci. Fondamentale: non farsi rincrescere di ricominciare da capo anche più volte se il risultato non soddisfa. Vi cito una frase che ci ripeteva continuamente Edoardo Alfieri (il mio insegnante di scultura al Liceo Artistico di Genova) che non c’ entra nulla con il modellismo, ma vale in tutti i campi e quindi anche qui: “se osservando il tuo lavoro non sei soddisfatto, ricomincia subito da capo, se aspetti e lo riguardi comincerai a dire che non è poi male, poi dirai che può andare e se aspetti ancora ti sembrerà bello. Ma poi ti accorgerai che la prima impressione era giusta e sarà tardi.” Non mi sono mai pentito di aver seguito questa suo consiglio. In tutti i modelli, la colorazione, l’ho rifatta diverse volte e nel caso della E402 solo al terzo tentativo ero soddisfatto della mano di fondo. Usando i colori al nitro è più facile, basta inserire tutto in un barattolo pieno di diluente e il colore si toglie da solo.

Ho scelto la versione XMPR perché a me è quella che piace di più. So che molti la trovano brutta, ma non sono assolutamente d’accordo.

Per tenere fermi i pezzi durante la spruzzatura del primer (Tamiya bianco) ho usato mollette e becchi per i pezzi piccoli, mentre la cassa l’ho tenuta ferma con le pinze di una terza mano che stringevano delle mollette che a loro volta tenevano dei chiodi infilati nei fori del tetto.

La cassa con il primer.

Il telaio colorato di nero.

Il tetto con una mano di grigio chiaro Ral 7004.

Ho colorato gli isolatori di rosso. I fili e la piastra di nero.

Il pantografo colorato di rosso. Il pattino lo spellerò in fase di sporcatura.

Dopo aver dato una leggera spruzzata di bianco FS e averlo lasciato asciugare 24 ore, ho posizionato la mascherina per colorare la parte verde. Avrei dovuto usare la mascherina blu, ma io ho preferito quella della versione rossa perché ho pensato che se andava bene alla prima tanto meglio, se invece dovevo rifarla avrei avuto a disposizione quella più adatta per l’ultimo tentativo.

Ho colorato le parti lasciate scoperte con il verde C329. Quindi ho applicato la mascheratura per la parte sotto i fanali della cabina anteriore

L’ho spruzzata ad aerografo con del rosso Ral 3.001

La parte bassa con ganci respingenti e vomere l’ho fatta a pennello con acrilico nero.

Le spine e le prese Rec le ho colorate con alluminio, e per non sbavare mi sono fatto questa semplicissima mascherina. Basta tagliare un cartoncino e incastrarlo nella spina.

Più delicata si è presentata la colorazione dei maniglioni di salita in cabina. Sono sottilissimi e non avendo luce dietro non è possibile infilare nulla sotto per non sbavare. Inoltre sono incassati e l’inserimento di nastri non è agevole. Allora ho applicato del nastro per mascherare proprio a filo delle maniglie, cercando di tenere il pennello leggero in modo da non sporcare il bianco. Qualche punto si è comunque sporcato e ho dovuto ritoccarlo.

I maniglioni montabene della cabina li ho colorati in argento.

I finestrini laterali della cassa, a differenza di quelli della cabina, non sono applicabili sopra, ma sono da colorare direttamente. Data la loro conformazione, ho ritenuto improbabile una buona mascheratura e mi sono rassegnato a farli in punta di pennello. E’ più difficile colorare il profilo sottile, nero, del finestrino senza sbavare che la cassa vicino al finestrino. Perciò ho adottato il sistema che si vede sopra: ho colorato il telaio rialzato di nero cercando comunque di uscire il meno possibile, e il risultato ottenuto è quello di sinistra che non è certo soddisfacente. Ho lasciato asciugare il nero e poi, con piccoli tocchi di bianco acrilico usando solo la punta di un pennello 15/0 di martora finissima, l’ho portato alla situazione che si vede a destra.

L’interno delle cabine colorato.

La cassa con il tetto montato, la riga blu e le scritte applicate. Le targhe di riconoscimento in metallo le ho incollate dopo averle sporcate di rosso (poco per non rendere illeggibile la scritta).

Vista di tre quarti. Ho messo la numerazione e ho colorato gli attacchi dei tubi in giallo e rosso.