Questo é un modello bellissimo da montare, la maggiore difficoltà sta nella realizzazione dei due musetti. Bisogna ottenere le giuste curvature e inclinazioni per far combaciare tutte le parti e dargli l’aspetto corretto. Per fortuna il progettista ha previsto di inserire 4 musetti di prova per prendere dimestichezza con il pezzo e io consiglio, a chi si accingesse a montarlo, di usarli tutti prima di passare ai definitivi. Altro punto critico sono i carrelli, ricchi di particolari e con pochissimo spazio per posizionarli tutti correttamente senza creare problemi alle ruote e ai loro movimenti. Superati questi ostacoli, il resto é “normale amministrazione”. Per questo, dopo aver studiato le lastrine, ho deciso di iniziare proprio da questi due pezzi (4 per la verità, in quanto, proprio per la difficoltà realizzativa il progettista ha pensato bene di inserirne due in più per esercitarsi) per avere poi la strada in discesa. Mi sono detto: se non ce la faccio e devo buttare tutto é inutile fare lavoro che poi non potrò usare.
Il musetto, aperto, prima della piegatura, ma dopo che sono stati saldati gli scalini e altri particolari.
Il musetto in fase di piegatura (Questo é uno di quelli di prova con gli scalini incorporati)
In questa fase si deve fare attenzione a dare la giusta curvatura al musetto in modo che le fessure siano più sottili possibile e che la sagoma corrisponda al modello reale.
Le saldature è bene farle sia all’interno che all’esterno. Queste ultime dovranno ,poi, essere fresate e rifinite con carta vetrata sottile. Questo serve per riempire le fessure tra le parti.
Quando si sta per chiudere il tetto è bene inserire la dima in dotazione per dargli una sagoma perfettamente coincidente con la carrozzeria. Se non si facesse così potrebbero esserci dei problemi a collegare i due pezzi. Per tenerla ferma in posizione ci sono degli incastri, ma tende comunque a scappare fuori, allora ho dato due piccoli punti di colla cianoacrilica che sarà facile eliminare in seguito.
Vista frontale e laterale del musetto chiuso
L’interno del musetto visto da sotto. E’ importante che le saldature siano sottili per non creare ostacoli all’inserimento dell’arredamento della cabina
I cilindretti saldati sul tetto e lo scatolare del faro superiore fissato nella sede sbassata.
Il particolare che rappresenta la parte bassa del musetto deve essere collocato in posizione perfetta perché nei suoi fori dovranno essere alloggiati diversi particolari e soprattutto deve coincidere perfettamente con i fori del corpo del musetto per permettere il corretto inserimento dei respingenti. Per ottenere la precisione assoluta ho incastrato nei fori due stuzzicadenti. A destra si vedono i due pezzi saldati con precisione.
Con un piccolo punto di stagno ho fissato al centro la mascherina che ospiterà il gancio.
Ho fissato il vomere
Ho saldato i respingenti e ho inserito negli appositi fori i supporti per tabelle di fine convoglio. Li ho realizzati con del filo di ottone da 0,6 mm. Schiacciandolo con le pinze sino a farlo diventare quadro.
Qui si vedono i dettagli aggiunti: il gancio e i tubi
Qui si vede il particolare aggiunto della presa REC
A destra è stata aggiunta la spina REC
Sul musetto A ho deciso di installare il gancio realistico (funzionante). La sua costruzione è un esercizio di pazienza notevole. I pezzi sono talmente piccoli che devo lavorare sempre con la lente 6x sull’ occhiale. Per avere un movimento corretto ho usato come spine del filo di ottone 0,2 mm che va tagliato quasi a filo e schiacciato con pinze piatte per non farlo uscire. Alla fine però il risultato è soddisfacente. Gratificante é stato il commento di Carlo Mercuri su Ferrovie.info quando ha detto che la stessa lineamodel ha presentato il modello senza questo gancio, segno che anche loro avevano avuto qualche problema a realizzarlo.
Gancio realistico aperto e chiuso
Una bella lavata con il diluente nitro ed é pronto per la coloritura.
Avevo pensato di fissare i tergicristalli e il fischio all’ultimo, dopo la coloritura, per paura che si danneggiassero, ma poi ho deciso di montarli subito. Ho messo del nastro adesivo per avere il riferimento del filo dei vetri e ho saldato la base.
Avevo pensato di fissare i tergicristalli e il fischio all’ultimo, dopo la coloritura, per paura che si danneggiassero, ma poi ho deciso di montarli subito. Ho messo del nastro adesivo per avere il riferimento del filo dei vetri e ho saldato la base.