216 Telaio

Per prima cosa ho staccato i pezzi 20 e 19 perché ho intenzione di mettere il gancio modellistico solo davanti. Qui si vede il pancone del retro (pezzo 20) a cui ho saldato il gancio di traino

I tubi

Le maniglie.

Approfittando del fatto che Marco ha messo nella lastrina un buon numero di ganci, ho deciso di inserire quelli che dalle foto vedo sono sempre all’esterno dei respingenti. Per fare questo dovevo forare i panconi e per fare i fori senza far scivolare la punta, prima, ho inciso il punto esatto con un ferro appuntito.

I ganci laterali saldati.

I respingenti, questa volta, non li ho incollati ma saldati. Le volte precedenti avevo paura di scaldare troppo il metallo e di staccare qualche saldatura fatta. Adesso ho trovato dello stagno che fonde a una temperatura di soli 70° e perché fonda nuovamente, se unito a metallo bianco, occorre una temperatura più alta. L’ho provato e ha funzionato egregiamente.

Anche nel pancone anteriore ho saldato tutti i dettagli come nel posteriore. In più ho messo il gancio realistico.

Tagliando dei pezzetti di tubo di rame da mm.1,5 ho creato i fari che ho saldato nelle loro sedi.

Le saldature sul retro.

Tutte le sporgenze le ho fresate con un platorello.

Il telaio è formato da 4 pezzi sovrapposti. Il pezzo 9 ha le scalette posteriori che ho piegato a 90°.

Dopo essermi accertato che fossero bene in squadra, ho rinforzato le scalette con una saldatura interna.

Sopra ho posizionato il pezzo 8.

Sopra ancora il pezzo 7.

Allineati bene i tre elementi, li ho bloccati con le pinze a stringere e ho dato una sottilissima saldatura sulle testate facendo penetrare lo stagno all’interno.

Il pezzo 6 é quello con il calpestabile e le scalette anteriori. Ho piegato le scalette. Le ho saldate con poco stagno e facendo attenzione, anche qui, che le piegature fossero a 90°. Fatto questo ho saldato il pezzo 6 sopra agli altri componenti del telaio già saldati.

Ecco come appare il telaio con il calpestabile saldato, senza fiancate e panconi.

Il pezzo 15 costituisce l’ossatura della fiancata e su di esso vanno saldati i dettagli. E’ impossibile sbagliare in quanto Marco ha inciso la loro sagoma nella posizione esatta dove devono essere collocati.

Sui triangolini di base della fiancata ho saldato le sabbiere. Prima il pezzetto 16 (quello liscio) e sopra il 17 (quello col rilievo). Per non imbrattare di stagno l’esterno, ho usato il sistema della prestagnatura applicando pochissimo stagno tra le superfici.

Con lo stesso sistema ho saldato il braccio del freno (pezzo 38).

I tondini che imitano le testate delle bombole dell’aria (particolare 24), invece, hanno un piccolissimo pernetto che si inserisce nel forellino in cento nella parte corrispondente della fiancata. Per tenerli fermi é stato sufficiente mettere un po’ di pasta flussante, inserire il pernetto e girando il pezzo non si è staccato date le piccolissime dimensioni. poi l’ho tenuto fermo con uno stuzzicadenti e ho dato un piccolissimo punto di saldatura.

Per completare le fiancate, mancano le boccole. Ciascuna è formata da 5 pezzi che vanno sovrapposti. Marco, per facilitare questa operazione ha previsto una dima che deve essere piegata e saldata e che serve per assemblare i particolari 10, 11, 12. Io, comunque, ho preferito non usarla, ho saldato pezzo per pezzo controllando ogni volta che fossero posizionati correttamente. Il primo pezzo (il 10) deve essere capovolto, si deve mettere il pernettino in basso, servirà per infilarlo nel forellino sulla fiancata e tenere la boccola in posizione al momento del fissaggio. Terminato l’assemblaggio ho posizionato la boccola sulla fiancata e l’ho saldata dal retro.

Una boccola finita.

Con il fissaggio delle boccole, le fiancate sono finite.

Ho saldato le fiancate al telaio posizionandole nella scanalatura esistente sotto di esso.